| HOME | PRIVACY | Contatti |
chi siamo rubriche archivio bibliografia Area Iscritti natural shop
 
RUBRICHE

La Terapia Cicatrizzante
Omeopatia
Agopuntura
Floriterapia di Bach
Radionica
Iridologia Olistica
Vivere meglio
Vaccinazioni
Consigli alimentari
Ambulatorio veterinario
La pulce nell' orecchio
E-mail all' editore

Vivere meglio
Noi e l' amianto


NOI E L'AMIANTO


C'è un qualche rimedio per difendersi dal rischio sulla salute
comportato dall'inalazione di fibre d'amianto?
Sono comunque consapevole che volersi difendere da tutto quello che potenzialmente può provocare il cancro è una logica perdente e alienante, il mio problema credo sia specifico e vada affrontato, la domanda è, infatti, motivata dal fatto che abitiamo all'ultimo piano di un appartamento con tetto in eternit (cemento amianto), un'altra palazzina adiacente alla nostra, ha il tetto in cemento amianto a pochi metri da una nostra finestra, molti altri tetti di case vicine sono in cemento amianto. In pratica si tratta di un quartiere (il nostro) costruito negli anni '60, i tetti sono in eternit e sono vecchi, molti hanno almeno 35 anni (è dimostrato che già a 5 anni dall'istallazione il cemento amianto rilascia fibre in quantità
notevole, è dimostrato che il rischio per i civili esiste soprattutto per i bambini, avendo una speranza di vita più lunga, hanno più probabilità di sviluppare tumori, infatti, tumori associati all'amianto come il mesotelio ma hanno una latenza dai 20 ai 40 anni, potenzialmente una sola fibra inalata può essere causa di tali tumori, la concentrazione di fibre aereodisperse in ambienti vicini alla fonte inquinante è logicamente maggiore che altrove...).
Tecnici AUSL hanno già fatto un sopralluogo confermandomi che i tetti sono molto usurati e quindi inevitabilmente rilasciano fibre ... tuttavia la legge non obbliga i privati ad effettuare la rimozione immediata di eternit anche se danneggiato e pericoloso.
Sto compiendo azioni di protesta unitamente ad altri, ma i risultati sono lontani e incerti. Un po' ingenuamente Le chiedo se esiste qualche rimedio per difendere i miei due figli ...
So che Lei s'interessa di tutto, Le allego copia di una lettera che ho inviato ai miei vicini dove ho descritto meglio i rischi inerenti all'amianto così nel caso abbia voglia e tempo potrà approfondire l'argomento.

(Rossi Giovanni Imola)

Se per rimedio intende rimedio omeopatico, le cure di fondo sono, per ciò che concerne i farmaci, il sistema di massima garanzia per migliorare la resistenza alle intossicazioni interne ed esterne e quindi promuovere lo stato di salute.
Le ricordo comunque che, nella valutazione del rischio di contrarre
neoplasie, a seguito d'esposizione a tossici esterni, bisogna tenere conto della sensibilità individuale e dello stato psicofisico dei soggetti
esposti. I segni, comunque, di sofferenza precancerosa sono abbastanza precoci ed individuabili con i metodi funzionali.
Vorrei pubblicare, col suo permesso e salvo parere del redattore, questa email ed il file attaccato sulla newsletter alla quale collaboro e della quale le cito l'indirizzo: www.naturalmail.it.

(Paolo Dott. Mosconi - Omeopata -)

Sarei molto lieto se vorrete pubblicare sulla newsletter la mia lettera, le fornisco qualche ulteriore aggiornamento alla "guerra" in corso.
Un settimanale faentino (Sette Sere) su mia segnalazione ha fatto un'inchiesta sul problema, ho fatto un esposto al Sindaco, ma pare non possa fare nulla, entro questo mese l'AUSL mi fornirà un rapporto scritto (spero siano espliciti come lo sono stati verbalmente!), con quello conto di fare ulteriori pressioni e costituire un comitato.
Ho appreso con soddisfazione che un condominio vicino al mio, ora coperto in eternit, provvederà nei prossimi mesi alla sostituzione. Anche nel nostro faremo altrettanto.
Per contro purtroppo un altro condominio adiacente al mio potrà continuare a tenersi l'eternit indisturbato (nel solaio hanno conservato lastre nuove pronte a sostituire quelle rotte con una manutenzione che definirei "casereccia").
Ho altresì appreso che in alcuni grossi condomini del nostro quartiere, le famiglie che volevano rimuovere l'eternit sono state ripetutamente messe in minoranza.
Purtroppo i proprietari che hanno dato in affitto gli appartamenti e vivono altrove non hanno un interesse diretto a sostituire una possibile fonte di pericolo per la salute di chi ci vive.
Altre persone già avanti negli anni non sentono particolarmente pressante questo problema che come già esposto nella mia precedente risulta più evidente e pericoloso per i bambini che hanno una speranza di vita più lunga.
Per tagliare la testa al toro io ho messo in vendita l'appartamento
(peraltro piccolo per le mie esigenze) e sto acquistando altrove ma non mi fermerò... anche perché anche là pare ci sia un edificio nelle vicinanze con il tetto in eternit!
(Rossi Giovanni Imola)

"Quando i segni, ripetuti ed inequivocabili, ci guidano in una direzione è colpevole sventatezza ignorarli".
La frase non è mia ma mi sembra faccia proprio al caso.
Buon ferragosto.
(Paolo Dott. Mosconi - Omeopata -)


Lettera inviata dal Sig. Rossi Giovanni che pubblichiamo integralmente.

Gentile vicino,
le scrivo per un problema che ritengo comune; sono consapevole che problemi ce ne sono tanti altri, tuttavia questo è un problema, che tutto sommato possiamo affrontare e risolvere.
Per spiegarmi le premetto un antefatto: in questi giorni unitamente alle altre 5 famiglie, abitanti la medesima palazzina in via Kennedy 14, in considerazione dello stato fatiscente del tetto ho deciso di cambiarlo.
Parlando con la ditta interessata al lavoro mi viene dato un consiglio: "… potrebbe essere opportuno allontanarsi nel giorno in cui effettueremo l'asportazione del vecchio tetto di eternit …". Sapevo che l'eternit è un materiale tossico, che contiene amianto, ma non avevo mai approfondito l'argomento, tempo fa mi fu semplicemente detto che il pericolo è sostanzialmente limitato ai lavoratori che devono provvedere allo smaltimento e per questo tali lavoratori "sono bardati come astronauti …".
Questa volta sentendo il consiglio della ditta di allontanare la mia famiglia, ho deciso di approfondire l'argomento: ho così scoperto un sito internet della Regione Emilia Romagna che parla di amianto e fra le altre cose parla dei livelli di rischio non solo per i lavoratori ma anche per i civili.
Il sito è il seguente: http://www.regione.emilia-romagna.it/amianto/
Dalla lettura di tale sito ho appreso quanto segue:
L'amianto rappresenta un pericolo per la salute a causa delle fibre di cui è costituito e che possono essere presenti in ambienti di lavoro e di vita e inalate. Il rilascio di fibre nell'ambiente può avvenire o in occasione di una loro manipolazione/lavorazione o spontaneamente, come nel caso di materiali friabili, usurati o sottoposti a vibrazioni, correnti d'aria, urti, ecc.
A questo proposito ho chiesto chiarimenti telefonici all'ufficio AUSL Medicina del Lavoro, mi è stato risposto che per quanto riguarda i tetti di eternit è stato dimostrato che le fibre di amianto vengono rilasciate nell'ambiente già a 5 anni dall'installazione. Peraltro questo dato mi risulta confermato da una relazione sull'amianto riportata nel sito http://www.regione.emilia-romagna.it/sanita/amianto/Amga_Aura_Accordo.htm
"Secondo molti autori, e come confermato dal rapporto ISTISAN 89/26 la concentrazione di fibre libere di amianto in edifici prive di sorgenti specifiche di amianto o con amianto saldamente legato in matrice dura ed in buono stato di conservazione, è di fatto irrilevante ; purtroppo la concentrazione di "piogge acide" ha prodotto un rapido degrado delle superfici dei tetti che le debbono ricevere e di conseguenza si verifica che a 5-10 anni di vita un manufatto in eternit può risultare fortemente degradato e capace di cedere fibre di amianto in misura notevole"
Ebbene il tetto del mio condominio ha 35 ANNI!!
Ed ecco il motivo per cui mi permetto di scriverle: potrei sbagliarmi ma ritengo sia di eternit (cemento-amianto) anche il tetto del suo condominio e molto probabilmente ha un'età analoga al mio, pensi quindi quanto potrà essere degradato, è sufficiente fare una semplice pressione con un dito per vedere l'eternit spezzarsi e sbriciolarsi!!! (Le consiglio comunque di non provare a sbriciolare l'eternit, onde evitare un inutile e pericoloso spargimento di fibre).
Continuando la lettura del sito precedente ho appreso quanto segue:
L'esposizione a fibre di amianto è associata a malattie dell'apparato respiratorio (asbestosi, carcinoma polmonare) e delle membrane sierose, principalmente la pleura (mesoteliomi).
Esse insorgono dopo molti anni dall'esposizione: da 10 - 15 per l'asbestosi ad anche 20 - 40 per il carcinoma polmonare ed il mesotelioma.
L'asbestosi …. si manifesta per esposizioni medio-alte ed è, quindi, tipicamente una malattia professionale che, attualmente, è sempre più rara.
Il carcinoma polmonare si verifica anche per esposizioni a basse dosi.
Il mesotelioma è un tumore raro, della membrana di rivestimento del polmone (pleura) o dell'intestino (peritoneo), che è fortemente associato alla esposizione a fibre di amianto anche per basse dosi.

Sono state descritte, inoltre, patologie al tratto gastrointestinale e alla laringe per le quali l'associazione con l'asbesto è più debole e resta da stabilire in via definitiva una sicura dipendenza.
Le esposizioni negli ambienti di vita, in generale, sono di molto inferiori a quelle professionali, pur tuttavia non sono da sottovalutare perché l'effetto neoplastico non ha teoricamente valori di soglia.
Si distinguono almeno due approcci al rischio: AMBIENTI DI LAVORO e AMBIENTI DI VITA.
Pur essendo il rischio causato dall'esposizione ad amianto nella popolazione di più difficile valutazione rispetto a quello professionale, si sono affermati alcuni punti ritenuti prioritari da considerare nella analisi del rischio.
In particolare:
Ø è stabilita una netta differenza tra l'amianto friabile (ovvero l'amianto libero o tessuto o spruzzato o steso a cazzuola con leganti deboli) e l'amianto in matrice compatta (ovvero il cemento-amianto in buono stato di conservazione considerando il primo di gran lunga più pericoloso per la facile tendenza alla frantumazione (sbriciolamento) e conseguente possibile dispersione in atmosfera di fibre libere;
(CREDO SIA OVVIO CHIEDERSI DOVE POSSA ESSERE QUESTO CEMENTO-AMIANTO IN BUONO STATO DI CONSERVAZIONE…. SE DOPO CINQUE ANNI E' GIA' DEGRADATO).
La determinazione della concentrazione di fibre aerodisperse si effettua con prelievi su membrana e conteggi in microscopia elettronica a scansione (SEM). Può essere anche utilizzata la microscopia elettronica a trasmissione (TEM) attualmente adottata in Nord America;
(PECCATO CHE PER VALUTARE I RISCHI NELLE ABITAZIONI PRIVATE QUESTI CONTROLLI NON SIANO FATTI E SE FATTI SONO A SPESE DEL PRIVATO …).
viene data precedenza agli interventi di protezione per gli occupanti di edifici quali scuole di ogni ordine e grado ed ospedali (Circolare n° 45/86 del Ministero della Sanità);
(PECCATO CHE I BAMBINI PASSANO MOLTO TEMPO ANCHE A CASA LORO E NON SONO SEMPRE A SCUOLA…)
I dati riportati nella letteratura scientifica, peraltro non molto omogenei in riferimento ai metodi di campionamento e analisi impiegati, evidenziano concentrazioni di fibre aerodisperse estremamente variabili che vanno da valori di 0,0001 ff/l in aria ambiente fino a 50 - 100 ff/l in ambienti confinati con amianto friabile degradato (dati riferiti a misure in microscopia elettronica).
Le esposizioni dei civili, in generale, sono esposizioni non paragonabili a quelle professionali tuttavia non sono da sottovalutare perché:
- per il rischio neoplastico non vi sono teoricamente valori di soglia;
- le fibre inalate nel tempo si accumulano nell'organismo e accrescono progressivamente il rischio (probabilità) di provocare danni (soprattutto gli anfiboli);
- tra la popolazione esposta sono compresi anche i bambini (che eventualmente occupano una scuola con amianto): essi hanno una lunga aspettativa di vita ed hanno perciò più possibilità di sviluppare il tumore;
- l'esposizione "civile" è un'esposizione vera poiché normalmente gli occupanti un edificio con amianto non portano mezzi di protezione delle vie respiratorie, a differenza dei professionalmente esposti.
Ritengo sia allucinante che la valutazione del rischio debba essere lasciata in mano ai privati, trovo inoltre allucinante la disinformazione in merito ai problemi sopra esposti. A che serve che la regione Emilia Romagna faccia un sito intitolato TOGLIAMOCELO DALLA TESTA … dando tante belle informazioni, ma a chi? Sarei curioso di sapere quanti di quelli che hanno l'eternit sulla testa hanno visitato quel sito, io ci sono arrivato per caso, perché non ho voluto limitarmi alle disinformazioni estemporanee dei conoscenti. Fra l'altro ho anche telefonato ad un ufficio dell'USL, molto professionalmente (SIC!) mi hanno detto quanto segue: "eventuali rilevazioni nell'aria sono a sue spese … e non servono a nulla … dal momento che le fibre possono fare chilometri e quindi se non si respira le sue, si respira quelle di altri …" (tuttavia credo non sia necessario essere grandi "esperti"per capire che in un quartiere come il nostro, dove molti tetti sono in eternit e sono vecchi, la concentrazione di fibre è maggiore che altrove, peraltro tale evidenza mi è poi stata confermata dal sito sopraddetto: ... fino a 50-100f/l in ambienti confinati con amianto friabile degradato ...).
Altra simpatica affermazione è stata questa: se tutti cambiassero il tetto contemporaneamente non sapremmo più dove mettere l'eternit (ci mancava solo che dicesse: e quindi lasciatelo lì… e quindi non vi diciamo che fa male così non ci pensate …)
Io ho due figli piccoli e abito all'ultimo piano, sono stato superficiale a pensare che fosse tutto ok ...sono stato superficiale a pensare che se c'era da preoccuparsi l'amministrazione pubblica ci avrebbe avvertito …
Oggi esistono tanti problemi ambientali, ci si interroga ad esempio sul problema delle onde elettromagnetiche, si fanno proposte di sostituire tutti i tralicci, ecc. Per quanto riguarda l'amianto non si tratta più di interrogarsi, si sa già che provoca tumori, ma forse il periodo di latenza, così lungo per le esposizioni a basse dosi dei civili (fino a 40 anni) fa dormire sonni tranquilli alle attuali amministrazioni.
Lei potrebbe ignorare completamente tutti dati sopra esposti e affermare semplicemente: "fino ad oggi non ci è successo nulla e quindi è inutile allarmarsi", tuttavia Le faccio notare che oggi i tetti sono più degradati di anni fa, quindi oggi siamo logicamente più esposti (esempio: i miei figli sono più esposti di quanto non fossi esposto io da bambino, dato che quando ero piccolo io, i tetti erano ancora nuovi).
La invito comunque a informarsi anche lei e verificare che non mi sono inventato nulla, trascrivendo solo parte di quanto desunto da un sito allestito dalla Regione Emilia Romagna, evitando quindi altre fonti che potrebbero essere giudicate meno attendibili.
Su quanto non è stato fatto fino ad oggi (leggi: sulle fibre che abbiamo già respirato o fatto respirare ai nostri familiari) non possiamo più rimediare, ora però qualcosa si può e si deve fare subito: entro pochi mesi la palazzina di via Kennedy 14 non avrà più il tetto in eternit, La invito a verificare assieme ai suoi condomini se anche voi avete un tetto in eternit e provvedere alla sostituzione; peraltro tale sostituzione sarà comunque necessaria, se non già ora, fra breve, non solo per un discorso di salute pubblica, ma anche perché immagino, che avendo già molti anni risulta comunque fatiscente e rischia di non assolvere al suo compito di riparo da pioggia e quant'altro; Le ricordo inoltre la convenienza economica ad eseguire l'intervento entro quest'anno per usufruire della detrazione fiscale del 36% (vale a dire il 36% di quanto si paga viene di fatto restituito dallo Stato), non è detto che anche l'anno prossimo la finanziaria preveda questa agevolazione.
Se vuole possiamo aiutarci nella ricerca di eventuali ditte che provvederanno al rifacimento dei tetti (per quanto riguarda lo smaltimento dell'eternit secondo tutte le procedure e precauzioni di legge, ho scoperto che è meno oneroso di quanto pensavo, purtroppo non posso dire altrettanto per il rifacimento anche se ribadisco è un passo che dovremo affrontare tutti prima o poi e per le considerazioni sopra esposte meno si aspetta, meglio è).
La ringrazio per l'attenzione, confido in un suo fattivo interessamento e spero per il bene di tutti di vedere i tetti in amianto del ns. quartiere sostituiti al più presto.

Cordiali saluti.
Rossi Giovanni
Imola
Lì 02/07/2001



 
© NATURALMAIL - servizio di informazione sui nuovi orientamenti della Medicina Naturale.